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Perché il tuo sito non ti porta clienti (e come trasformarlo in una macchina da contatti)

Se stai leggendo questo articolo, probabilmente hai già un sito internet per la tua azienda. Magari lo hai fatto realizzare anni fa, oppure di recente hai investito in un restyling grafico. Lo hai condiviso sui social, lo hai fatto indicizzare su Google, eppure… niente. Il telefono non squilla. I contatti non arrivano. I clienti nemmeno.

A questo punto, una domanda sorge spontanea:

“Perché il mio sito non mi porta clienti?”

La risposta è semplice. La maggior parte dei siti aziendali italiani — che siano di artigiani, professionisti, piccole imprese o attività locali — è costruita ancora come se fossimo negli anni ’90.

Si tratta di semplici “vetrine” online: belle da vedere, ma completamente passive.

Ma oggi un sito internet, se vuoi che ti generi clienti, deve essere progettato per fare un lavoro molto diverso: deve funzionare come parte di un sistema di acquisizione, non come un semplice biglietto da visita.

In questo articolo ti spiego esattamente cosa significa e come puoi iniziare a farlo.

Sommario
sito per acquisire clienti

Il sito vetrina è morto (se vuoi vendere)

Facciamo un passo indietro. Che cos’è un sito vetrina?

È un sito composto da:

  • una homepage con qualche foto e slogan
  • una pagina “Chi siamo” con il racconto dell’azienda
  • una pagina “Servizi”
  • una pagina “Contatti” con un modulo o un indirizzo email

Fine.

Questo tipo di sito non è progettato per vendere. Non guida il visitatore verso un’azione chiara. Non lo accompagna in un percorso logico. Non lo “cattura” nel momento in cui mostra interesse. E soprattutto non traccia nulla di quello che succede.

Il risultato?

Puoi portare sul sito quanta gente vuoi con la pubblicità o con la SEO: la maggior parte dei visitatori leggerà qualcosa, chiuderà la pagina, e sparirà senza lasciare traccia.

Come funziona invece un sito progettato per acquisire clienti

Ora ti spiego come dovrebbe funzionare un sito che “lavora” per la tua azienda.

Quando una persona arriva sul sito (che sia da Google, da un annuncio Facebook o da un link sui social), deve trovare:

  • una proposta di valore chiara: cosa offri, perché dovrebbe interessarmi, cosa posso fare adesso
  • un invito all’azione preciso: richiedi una consulenza, scarica una guida, iscriviti a un webinar, ricevi un’offerta personalizzata
  • un percorso guidato: non puoi lasciare il visitatore a vagare per il sito senza direzione. Devi guidarlo, passo dopo passo, verso la conversione.
  • un sistema di tracciamento: ogni azione deve essere monitorata. Se qualcuno compila il form, se clicca su un bottone, se scarica un contenuto: tutto va tracciato.

E dopo che il contatto è stato acquisito, deve attivarsi un sistema che lo segua:

  • una email di ringraziamento automatica
  • una serie di email di follow-up
  • eventuali notifiche per il commerciale o il titolare
  • remarketing per chi non ha ancora convertito

Se il tuo sito oggi non fa tutto questo, allora non è progettato per portarti clienti, e non lo farà. E non è colpa della SEO, né degli annunci: è proprio che stai chiedendo a una vetrina di fare il lavoro di una macchina da acquisizione. E le vetrine, per definizione, non si muovono.

E il funnel, allora? Come si collega al sito?

Ora parliamo di una parola che va molto di moda, ma che spesso è fraintesa: il funnel.

Un funnel è semplicemente un sistema che guida il visitatore da uno stato di “non conosco ancora l’azienda” a “sono pronto a diventare cliente”.

Il sito aziendale dovrebbe essere la parte pubblica e visibile di questo funnel.

Non deve essere un pezzo isolato, ma un anello della catena.

Se stai facendo campagne pubblicitarie (su Google, su Facebook, su LinkedIn), e mandi il traffico su un sito vetrina non progettato per il funnel, stai letteralmente buttando via soldi.

Perché? Perché il sito non sa cosa farsene di quel traffico. Non lo cattura, non lo guida, non lo converte.

Al contrario, un sito progettato correttamente:

  • ha pagine specifiche per ogni campagna (landing page)<
  • guida il traffico verso azioni misurabili
  • nutre i contatti acquisiti nel tempo
  • lavora insieme al CRM e alle automazioni

Strategia prima dei tool

Ti dico anche un’altra cosa che tanti consulenti non ti diranno: non ti serve comprare subito mille tool.

Prima di tutto serve una strategia. Serve capire:

  • chi vuoi portare sul sito
  • cosa vuoi che facciano
  • cosa sei disposto a offrire in cambio di un contatto
  • che percorso vuoi fargli fare dopo il primo contatto

Solo dopo aver definito questa strategia, allora ha senso scegliere gli strumenti giusti per costruirla.

Altrimenti rischi di fare un sito bello, un CRM figo, delle Ads bellissime… che però non parlano tra loro.

La sintesi che devi portarti a casa

Se oggi il tuo sito non ti porta clienti, probabilmente non è colpa di Google o delle Ads.

È perché il sito stesso non è pensato per lavorare dentro un funnel di acquisizione.

Quindi: prima di investire altri soldi in visibilità, assicurati di avere:

  • un sito progettato per convertire
  • un funnel che lo supporta
  • un sistema di tracciamento e follow-up

Solo così il digitale inizierà a lavorare davvero per la tua azienda.

Vuoi trasformare il tuo sito in una macchina da acquisizione clienti?

Se hai capito che il tuo sito oggi non lavora per te, la cosa migliore che puoi fare è iniziare a costruire un funnel di acquisizione pensato su misura per la tua azienda.

Per aiutarti, ho preparato una guida pratica:

Come costruire un funnel di acquisizione digitale
Scaricala gratuitamente e inizia da qui.
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